INTERVISTA A CARMEN CONSOLI
Da "Amore di plastica" a "Parole di Burro" a "Confusa e felice" fino ad arrivare a questo suo ultimo cd, ELETTRA.... in occasione del suo concerto genovese abbiamo intervistato l'artista siciliana CARMEN CONSOLI.

Perchè ELETTRA?
“Il titolo di questo lavoro vuole essere un tributo a una donna che in passato è stata descritta con caratteri controversi: la matricida che vendica suo padre, l'eroina piena di rabbia, il simbolo della borghesia interessata a ciò che è futile... oggi mi sono più volte domandata chi potrebbe essere e cosa potrebbe dirci, e l'ho fatta diventare una "prostituta"....”

La struttura a storie del tuo album e questa tua descrizione ci fa tornare in mente le canzoni di un grande genovese: FABRIZIO DE ANDRE'.... non vorremmo fosse un paragone forzato, ma cosa rappresenta per te il nostro FABER?
"Mio padre era pazzo di Fabrizio De Andrè, io non posso negare si essere cresciuta con "La buona novella", di lui mi piace il cantastorie, il cuore e l'immensa cultura al servizio della musica, il grande coraggio di essere seguito e non di seguire le mode, la grande classe dell'autore più rock che l'Italia abbia avuto... io sono stata molto infulenzata da lui."

Genova ti ha scoperto tanti anni fà, in un concerto al teatro ALBATROS, oggi un teatro a rischio chiusura... da una parte è sempre più semplice fare musica (se pensiamo a internet o ai talent show), dall'altra la musica fatta di concerti, di demo, di rapporti umani fa sempre più fatica ad emergere, ti sei data una spiegazione su questo?
"Secondo me abbiamo perso la cultura dei contatti umani, queste cose di enorme valore vengono oggi ritenute superflue... la cosa più rock che ci è rimasta è l'amore... la felicità di fare nella vita ciò per cui si è nati... oggi la società ti mette di fronte ad aspettative di altri che alla lunga rischiano di stritolarti... felice è chi si occupa dell'essenza delle cose, più che dell'apparenza...”“Ho avuto la fortuna di iniziare la mia carriera in posti come l'Albatros di SAMPIERDARENA, ma oggi questi posti rischiano di chiudere perchè il nostro paese si basa sul posticcio..."

Navigando un po' in rete scopriamo che il rapporto che CARMEN CONSOLI ha con la notte ha radici in un tempo lontano: quando aveva 13 anni dormiva quattro ore a notte, e questo le conferiva un'aria diversa rispetto agli altri ragazzi della sua età. Per lei la scuola non era tutto. Guadagnava, suonava, e questo la faceva felice e rispettata anche dai professori. Così, anche se magari non era molto preparata alle interrogazioni, veniva capita, così come quando la mattina arrivava con un po' di ritardo.Carmen è un'artista anche in cucina, ambiente dove le piace tantissimo sperimentare.... e siamo certi avrà apprezzato le specialità della nostra regione durante le tappa ligure del suo tour... e chissà che non abbia scelto dove andare, navigando su www.guidalocaliguria.it