Enrico Ricciardi (Fotografo)
Originario di Genova ma da anni residente a Milano, Enrico Ricciardi è uno dei fotografi più noti e apprezzati nel campo della moda e della pubblicità, protagonista di una luminosa carriera, firma prestigiosa di tantissimi calendari di celebrities e fotografo “guru” di una grandissima star come Monica Bellucci. Sessantacinque anni, un bagaglio di esperienze infinito, Ricciardi è ora impegnato in una nuova sfida professionale, l’ennesima del suo percorso: fotografo di food, di locali e di lifestyle per il portale Guida Locali, che proprio su Milano sta crescendo settimana dopo settimana con nuove acquisizioni.
Ricciardi, quando ha iniziato a fotografare?
“La fotografia non è stata la mia prima pulsione artistica. A cinque anni, ho scoperto di avere un grande talento per la pittura, e per parecchio tempo mi sono dilettato a dipingere. L’arte era pienamente viva nella mia casa, visto che mio padre era un pianista classico. Poi però, a un certo punto, è stato costretto a reinventarsi come ragioniere. Anche io dopo le scuole medie ho studiato da geometra, e un po’ ho perso la mano”.
E poi cosa è successo?
“La vera folgorazione è stata quando, da ragazzo, visitai al Museo di Storia Naturale di Genova una mostra dedicata al fotografo Ansel Adams. Fu amore a prima vista, rimasi stupefatto dai suoi scatti e dal suo modo di lavorare e decisi di provare anche io a spostare sulla fotografia quelle che erano le mie idee. Ho acquistato una macchina fotografica, la mia primissima macchina fotografica, e ho cercato di inventare uno stile ispirandomi alle fotografie di Adams”.
Che cosa ha fotografato?
“Ho cominciato a fotografare il mare di notte. All’inizio, commettendo tantissimi errori, e me sono sempre reso conto da solo. Poi, a poco a poco, sono migliorato. Ho letto tantissimi libri, studiato altrettanto. Ho conseguito moltissima esperienza sul campo, sempre da autodidatta. Ma i miei lavori piacevano sempre di più e ho visto che i risultati arrivavano. Così mi sono reso conto di essere sulla strada giusta”.
In che anni siamo?
“Siamo nel 1988 e durante una mia mostra a Portofino avviene la vera svolta: entra in galleria Monica Bellucci, che rimane folgorata dai miei lavori. Acquista una delle fotografie e mi chiede se mi occupo anche di fotografia di moda. Io non me ne ero mai occupato, ma lei mi incoraggia moltissimo a farlo e mi presenta al titolare della sua agenzia, Riccardo Gay. Così ho iniziato a fotografare le modelle, ottenendo sin da subito buoni risultati. Mi sono trasferito a Milano e tutto il resto è la mia storia”.
Oltre alla moda, si è dedicato tantissimo alla pubblicità.
“Sono stato fotografo sia di moda che di pubblicità e ho lavorato con tutte le celebrities che si possano immaginare. La maggior parte dei loro calendari sono stati firmati da me, siamo quasi a cento. Penso a Martina Colombari, Alena Seredova, Paola Barale, Brigitte Nielsen, Belen Rodriguez, Nina Senicar, Filippa Lagerback e tantissime altre, solo per fare qualche nome. Con Monica Bellucci sono rimasto, naturalmente, in ottimi rapporti, anche perché tutto è partito da lei e glielo riconoscerò sempre”.
Dove aveva lo studio?
“A Milano ho avuto tre studi: prima a Città Studi, poi in zona Porta Romana e per ultimo in zona Cordusio. Ora, dopo il periodo di pausa del Covid, sto riprendendo un po’ le fila dei vari lavori e, nel frattempo, ho iniziato questa nuova avventura come fotografo di food per Guida Locali. È un settore che mi stimola moltissimo e ho una gran voglia di misurarmi con nuove sfide. Mi è rimasta l’etichetta del fotografo delle celebrities: da una parte è un piacere, dall’altra voglio far vedere che sono un fotografo poliedrico e posso dare il meglio di me in ogni campo. Ecco perché riparto con infinito entusiasmo. In questo mestiere, comunque, non si finisce mai di imparare”.